Come usare lo zafferano in stimmi (pistilli)

La preparazione dello zafferano Zafferù mediante i pistilli è certamente più impegnativa rispetto allo zafferano in polvere ma non c’è dubbio che sia un metodo più artigianale e in grado di darvi molte soddisfazioni se cucinare è tra le vostre passioni.

Il primo metodo, più lento ma che offre risultati migliori, consiste nell’immergere i pistilli di zafferano Zafferù in una tazzina con acqua tiepida, ma mai bollente, e lasciarli in infusione almeno per 40 minuti. Maggiore è il tempo di infusione, maggiore sarà l’aroma ed il colore rilasciato. Per un risultato migliore, consigliamo che l’acqua non si raffreddi completamente, ma, rimanga sempre tiepida: potete posizionare la tazzina a bagnomaria, ad esempio.

Il risultato che dovete ottenere è che i pistilli si schiariscano il più possibile. Questa operazione richiede minimo venti minuti, ma se vedete che i pistilli non rilasciano bene il colore. Quando l’acqua avrà preso un bel colorito arancione, potete versare il contenuto della ciotola nella pentola.

Uso dello zafferano in pistilli. Zafferano in infusione a bagno maria

Il secondo metodo per utilizzare in cucina i pistilli di zafferano Zafferù è più certosino, richiede più attenzione e precisione, ma il risultato vi stupirà certamente. Per lavorare i pistilli vi servirà un piccolo quadrato di carta da forno, ma in alternativa un pezzo di carta stagnola andrà benissimo, e un pestacarne, o qualsiasi altro strumento con cui fare pressione.

Prendete i pistilli di zafferano Zafferù, adagiateli sulla carta e richiudetela su se stessa in modo da assicurarsi che i pistilli siano racchiusi all’interno. Poi prendete la carta e sistematela in prossimità di una fonte di calore, ma non troppo vicino al fuoco.

Il coperchio che copre una pentola, per esempio, andrà benissimo. Bastano pochi minuti e sarete pronti a lavorare i vostri pistilli. Quando il calore avrà fatto la sua parte, togliete la carta dal coperchio e con il pesta carne esercitate una lieve pressione in prossimità dei pistilli.

Il calore avrà essiccato ancora di più i pistilli e la pressione che voi eserciterete servirà a frantumarli, riducendo così lo zafferano Zafferù in polvere. A questo punto, potete sciogliere la polvere di zafferano nell’acqua, per assicuravi un risultato più omogeneo, oppure versare direttamente la polvere di zafferano nel cibo. Il risultato è così assicurato e in poco tempo la vostra pasta, o il risotto, prenderà il colore giallo tipico dello zafferano ma soprattutto un gusto spettacolare!!!

Non esagerate nel cuocere lo zafferano è sempre meglio aggiungerlo negli ultimi minuti di cottura così da mantenere al meglio il gusto e l’aroma.

Se avete bisogno di consigli per cosa cucinare con lo zafferano, vi rimando alla sezione RICETTE